Top Music Italia & : INTERVISTE https://www.topmusicitalia.it/rss/category/topmusicitalia.it Top Music Italia & : INTERVISTE en Copyright 2023 Top Music Italia & All Rights Reserved & Registry N. Dep. 194570 Top Music Italia incontra i Seed https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-i-seed https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-i-seed Come avete scoperto la passione per la musica? C'è stato un momento specifico che vi ha spinto a intraprendere questa carriera?

No, non c’è stato un momento specifico nel quale abbiamo deciso di intraprendere questa strada.Sicuramente le amicizie ed i familiari nell’arco degli anni hanno contribuito a far crescere la nostra passione per la musica, facendoci scoprire sempre nuovi generi. Tutto questo ci ha portati alla voglia di prendere in mano uno strumento per imparare a trasmettere le emozioni che regala per arrivare alla decisione di formare una band.

Qual è stata la vostra ispirazione principale nel creare musica?

La nostra principale ispirazione proviene dalla voglia di divertirci, suonando un genere che secondo noi ciaccomuna che ci fa quindi esprimere al nostro meglio.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affrontate nelle canzoni?

Le nostre canzoni parlano principalmente di esperienze personali per noi significative, che ci hanno lasciato un segno e quindi un’emozione da esprimere con i nostri pezzi.

Qual è il processo di scrittura della vostra musica? Come trovate l'ispirazione per i testi e le melodie?

Non abbiamo un processo di scrittura nettamente definito. Partiamo da un’idea, che può essere un giro dichitarra, oppure una linea vocale, o semplicemente un’idea nata per caso da un componente e ci lavoriamo preferibilmente tutti insieme per svilupparla al nostro meglio, per poi andare a creare i nostri pezzi. Di base comunque traiamo ispirazione da fatti di vita quotidiana, esperienze ed emozioni vissute osemplicemente da come è andata la giornata.

Modelli o artisti che vi hanno influenzato nella carriera musicale?

Siamo quattro elementi differenti, ognuno dei quali ha avuto influenze da vari generi musicali non sempreuguali tra di loro. Spesso però simili, che sono poi quelli che ci hanno portato a suonare insieme.Proveniamo da mondi paralleli, ma vicini tra loro, che ci permettono di influenzarci a vicenda per trovare il nostro sound.

Qual è stata la vostra performance più memorabile o emozionante finora?

Ad oggi, senza nessun dubbio, possiamo definire la nostra performance più emozionante quella di pochigiorni fa al Teatro Ariston per le finali del Sanremo Rock. Emozionante perché ci ha dato la possibilità di salire su uno dei palchi più importanti d’Italia e allo stesso tempo per l’impegno che ci abbiamo messo per arrivarci. In oltre, questo percorso ha contribuito molto ad unirci ancora di più come band e come amici, che crediamo sia la base per creare della buona musica.

Come descriveresti il vostro stile musicale? C'è un genere specifico in cui vi identificate o siete aperti a sperimentare diversi generi?

No, non ci identifichiamo in uno specifico genere musicale. Crediamo che l’insieme delle nostre esperienze ed influenze musicali ci portino a suonare in una certa direzione.

Qual è il messaggio che volete trasmettere attraverso la vostra musica?

Non c’è uno specifico messaggio che vogliamo mandare, cerchiamo semplicemente di trasmettere la nostra passione e la nostra energia attraverso la musica.

Come gestite il bilanciamento tra la vostra vita personale e la carriera musicale?

La nostra non la definirei una carriera musicale, ma una forte passione, per la quale siamo disposti aritagliare il più tempo possibile delle nostre giornate. Ognuno di noi ha il proprio lavoro con turni ed orari differenti, oltre alla propria vita privata che come per tutti ha le sue priorità. Ma cerchiamo di sentirci quotidianamente per scambiare idee ed andare avanti con il progetto oltre che trovarci tutti insieme per suonare e condividere almeno una parte della settimana.

Qual è il vostro sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desiderate raggiungere?

Il sogno sarebbe quello di poterla definire una carriera musicale, in modo da poter continuare a vivere lanostra passione, divertirci e far sentire i nostri pezzi. Come obbiettivi sicuramente quello di suonare bene, cercando sempre di migliorarsi e grazie a questo riuscire a calcare sempre palchi più importanti aprendo concerti a gruppi che fino ad aggi prendiamo come ispirazione.

]]>
Tue, 03 Oct 2023 15:32:45 +0200 spcsound
La redazione incontra l'artista Tonels https://www.topmusicitalia.it/la-redazione-incontra-lartista-tonels https://www.topmusicitalia.it/la-redazione-incontra-lartista-tonels Qual è stata la scelta di focalizzarti sulla musica dance, ed in particolare sul brano "Voglio andare in discoteca"?

 

In realtà questo brano non rappresenta una focalizzazione su questo genere musicale, ma soltanto un passaggio ad un genere specifico, quello della disco music, che non è naturalmente nelle mie corde, ma che ho voluto affrontare perché a me piace spaziare, affrontare nuove sfide, vivere nell’innovazione e nel cambiamento continuo. Io scrivo musica tendenzialmente POP/ROCK, ma ho già pubblicato un brano Funky/Reggae come “Vivi come sai”, uno Blues come “Posta”, uno Smooth Jazz come “Amore e Gioco” e ora, appunto, “Voglio andare in discoteca”.

 

Quali emozioni intendi trasmettere con le tue canzoni e come cerchi di farlo?

Spero di trasmettere quelle emozioni che io provo quando scrivo un pezzo. L’emozione di un messaggio, di una condivisione, di una esperienza di vita, di una melodia. La mia è una musica “viva”, basata sui miei pensieri reali. Parlo di argomenti che potrebbero rappresentare un confronto di idee tra amici. Sono testi basati sulla realtà… questa è l’emozione che spero arrivi all’ascoltatore.

 

Che cosa ti piace di più di scrivere e cantare canzoni?

Beh questa è facile. Vivere la quotidianità con la mia famiglia, mia moglie, i miei due figli, anche se la primogenita è ormai grande e ha la sua famiglia. Il secondo, quindicenne, avuto con la seconda moglie, è un portiere di calcio e mi impegna abbastanza, anche se il calcio lo possiamo considerare il mio secondo hobby e spesso mi ritaglio il tempo, insieme a mio figlio, per seguire la nostra squadra del cuore, che è la Roma.

 

Come hai visto e vissuto la tua crescita artistica fino ad ora?

È stata tutta una scoperta, nonché una continua emozione e, soprattutto una continua crescita artistica. Ho iniziato da solo, durante il Covid, pubblicando brani strumentali e musica da ascolto realizzata utilizzando solo la mia tastiera, poi, nel non lontano luglio 2021, ho scritto la mia prima canzone, “Luna complice”, arrangiata dal produttore musicale Andrea Madeccia, della MadHouse Recording, che ho avuto la fortuna di conoscere tramite un amico, e che da allora arrangia tutti i miei brani. Fino a che lo stesso Andrea, dopo l’uscita del mio primo album (“senza regole”), mi ha dato l’idea di costituire un gruppo musicale (I TONELS), e da lì abbiamo iniziato a fare concerti “live” anche in locali prestigiosi come Stazione Birra a Roma. Pietro Fiorini (bassista), Enzo Bruni (chitarrista) e Mario Talocco (batterista), condividono il mio progetto da circa un anno. Loro sono dei veri professionisti, e insieme ci divertiamo, sperando di divertire anche il pubblico che viene a vedere i nostri spettacoli musicali.Non posso non ringraziare l’amico Valter Romani, presidente del gruppo 61 project (quello della reddie e delle scarpe spaiate), che ascoltando l’album mi ha esortato a fare il salto di qualità, infondendomi molta fiducia …Da lì, ho anche iniziato a prendere lezioni di canto, con la bravissima artista e insegnante Valentina Petrossi.Importantissimo il supporto professionale dell’amico Stefano Cimei, imprenditore e titolare della società di grafica e marketing Daeloha, che ha ideato e prodotto tutte le mie grafiche, compreso il bellissimo logo. L’incontro poi con i manager Lino Sansone e Silvio Pacicca, della casa discografica SpcSound, avvenuto tramite l’amico e artista Alex Deka, che ancora ringrazio, ha significato il salto in alto verso la notorietà, verso la visibilità, verso le opportunità di frequentare eventi e programmi importanti, come il Salotto delle Celebrità a Sanremo, Artinscena a GoldTV, Cinecittà Word, fino all’esibizione all’ultimo Expo Universale alla scalinata dell’EUR a Roma, durante la notte bianca, lo scorso Giugno. Tramite la SPC Sound ho avuto la fortuna di conoscere Carmen Morello, artista, conduttrice e ideatrice degli eventi menzionati sopra, a cui ho preso parte, anche lei fondamentale per il mio percorso di crescita. Davvero grazie a tutti. Ho sempre sostenuto che da soli non si va da nessuna parte. La condivisone è fondamentale, soprattutto se fatta con persone “vere”, professionisti seri, amici, gente di cuore. Tutti quelli che ho menzionato e che mi hanno aiutato a crescere professionalmente lo sono, e io non posso che ringraziarli tutti. 

 

Che aspettative hai per il futuro, riguardo alla tua evoluzione musicale, ai nuovi progetti e attività?

Innanzitutto, vi anticipo che verso la fine di Settembre 2023, uscirà il mio nuovo singolo dal titolo “Bisogna parlare”, che parla di quante volte perdiamo l’attimo per parlare con una persona che la vita ci mette davanti per qualche istante, e poi magari ci pentiamo di non aver tentato di conoscerla ….. Detto questo, vorrei continuare a scrivere e cantare divertendomi e divertendo chi lavora con me. In futuro, mi piacerebbe avviare delle collaborazioni con qualche artista famoso, magari aprire qualche concerto importante, oppure sentire qualche cantante famoso cantare qualche mio brano… chissà, un giorno… 

Per ora pensiamo ai nuovi brani in uscita e al prossimo concerto “live” a Stazione Birra (un locale che amo perché ha un palco e un impianto davvero al top, con tecnici e professionisti del suono di altissimo livello), previsto per il prossimo 23 Novembre.

 

In che modo hai gestito la pandemia da Covid-19 nel campo della musica e della promozione del tuo lavoro?

Beh, direi che nel mio caso, forse senza quel periodo di pandemia, non sarei nato artisticamente. Io ho sempre suonato e saltuariamente fatto serate in alcuni locali, ma sempre per hobby e divertimento, sempre suonando cover, senza mai pubblicare nulla di mio, fino appunto al periodo pandemico, triste e da dimenticare, che però mi ha dato la forza e il tempo di comporre, pubblicare e nascere artisticamente come Tonels. 

 

Come interagisci con il pubblico, in particolare con i tuoi fan, sui social media e in generale sul web?

La cosa che mi piace di più è il contatto con il mio pubblico, quindi l’interazione che preferisco è quella durante i concerti, in cui oltre a cantare la mia musica, mi piace parlare dei miei testi, condividere alcune parti dei miei brani. I temi che tratto sono di estrema attualità, dai contenuti reali, e quindi fanno riflettere molto. Poi sui social è una storia differente. Io sono un tipo “social”, ma con dei limiti. Amo pubblicare momenti della mia vita, delle mie passioni, ma non sono certo ossessionato dai like, e dal dover pubblicare contenuti tutti i giorni per forza. Pubblico quello che mi piace e amo rispondere personalmente a tutti coloro che mi scrivono o che mi chiedono delle cose. Ormai la vita digitale fa parte della vita reale, ma guai a confondere le due cose o addirittura vivere virtualmente solo sul web… il contatto, l’amicizia, il vedersi di persona, il passare momenti insieme, non ha nulla a che vedere con il mondo (parallelo ma non sostitutivo) digitale, almeno per me è così… 

 

Che tipo di messaggio vuoi lanciare con la tua musica, in particolare alla tua generazione?

Il messaggio principale che si evince dalla maggior parte dei miei brani è che bisogna vivere il presente, senza condizionamenti, senza regole preconcette; bisogna darsi da fare sempre nella vita, ed essere innovativi, avere il coraggio di cambiare le cose e ribaltare situazioni che ci fanno soffrire, cercare la felicità e non adagiarsi mai, soprattutto quando le cose vanno bene. Guardare avanti, sempre con ottimismo e sempre con il desiderio di condividere la propria vita con chi ci rende sereni… 

 

Quali sono i progetti e collaborazioni che hai in cantiere, sia a breve che a lungo termine?

Il progetto principale è di pubblicare un secondo Album (dopo “senza regole”) entro il 2023. Inoltre, come ho già detto, sto cercando di avviare delle collaborazioni con artisti famosi. Ho già avviato dei contatti, ma per scaramanzia non ne parlo. Inoltre vorrei continuare a condividere le mie serate con altri artisti e amici, come ho già fatto con Alex Banelli, Stefano Selvaggio, Yasharnice, Daria Contento.

 

Infine, che cosa significa per te la musica e che influenze ha sulla tua vita personale e professionale?

La musica per me è rifugio nei momenti difficili, è condivisione, è espressione della mia personalità, è aggregazione di culture e pensieri differenti, è fratellanza, amore, sincerità … Chi fa musica, secondo me, ha una marcia in più nella vita, va più veloce, va più lontano. In poche parole, la musica è ricchezza !!!  

]]>
Fri, 15 Sep 2023 20:26:08 +0200 spcsound
La redazione incontra Paola Nicolò, voce dei Glueckners. https://www.topmusicitalia.it/la-redazione-incontra-paola-nicolo-voce-dei-glueckners https://www.topmusicitalia.it/la-redazione-incontra-paola-nicolo-voce-dei-glueckners Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinta ad intraprendere questa carriera?         

Fin da bambina sono stata attratta dalle tre arti performative canto, danza e recitazione. Amavo i musical, ballavo in continuazione, sentivo l’esigenza di esprimermi attraverso queste arti perché mi emozionavano, mi sentivo viva. Poi crescendo ho maturato la voglia di approfondirne la tecnica ritrovandomi coinvolta in prima persona in questo meraviglioso mondo artistico, superando gli esami di ammissione in Canto al Conservatorio, frequentando il LIM - Accademia di musical dello IALS di Roma e partecipando a un numero indefinito di seminari in giro per l’Italia con nomi del calibro di Rossana Casale, Francesco Gazzè, Maria Laura Baccarini ecc. fino a quando nel 2010 sono stata coinvolta in questo ambizioso progetto firmato Glueckners, in continua evoluzione.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Mettere su carta i miei pensieri e stati d’animo mi permette di esorcizzare tutte quelle emozioni forti che se non fai uscire dalla testa ti incatenano e rischiano di farti sprofondare. Vedo carta e penna come una sorta di pensatoio magico dove raccogliere e proteggere ogni singolo sentimento e immagine della mia mente.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

Dipende dai momenti. Storie, emozioni delle più disparate. Mi piace spaziare a seconda del mio stato d’animo. Insieme ai Glueckners, per esempio, abbiamo fatto un lavoro di ricerca delle tradizioni e leggende della nostra terra la Calabria. In The Book of legends, album d’esordio della band editato da Miseria e Nobiltà SAS di Milano e Ideo Music, i testi narrano miti come la Fata Morgana, U Fudittu ma anche storie realmente accadute come “La Mano di pietra” ispirata alla tragedia degli Alberti di Pentedattilo, narrata in prima persona da Antonietta unica sopravvissuta alla strage di quella lontana notte di Pasqua del 1786. Insieme a Teddy Condello autore delle musiche e Paolo De Benedetto curatore della maggior parte degli arrangiamenti abbiamo sviluppato diversi temi mantenendo quel sound coinvolgente tipico delle terre d’Irlanda, contaminandolo con elementi di Rock Progressive e Pop.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

Come dicevo dipende molto dal mio stato d’animo e dal contesto in cui vivo in un determinato momento, a volte parto da un pensiero scritto, altre volte da una cellula musicale. Insieme a Teddy Condello per esempio, si è creata ormai una collaborazione forte e istintiva, talvolta la creazione di un nostro brano parte da un’idea musicale di Teddy, altre volte da un mio testo scritto, altre ancora capita che ci si lasci ispirare dal momento ed è allora che parole e musica cominciano a fluire quasi contemporaneamente. L’amicizia di lunga data e la stima reciproca nei confronti di Teddy rende tutto molto semplice.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Nell’ambito della musica celtica un colosso a cui mi ispiro continuamente è Loreena Mc Kennitt. La sua voce, il suo stile, la profondità delle sue interpretazioni mi ammaliano ogni volta che la ascolto. Amo per il resto il Jazz, il Soul e il Country. All’interno della band per esempio lo stile che sicuramente ci lega è l’Irish music ma, se mi fermo a pensare, abbiamo gusti musicali dei più disparati. Paolo il violinista per esempio è fan sfegatato di Angelo Branduardi e amante della musica classica, come d’altra parte il flautista Luigi, l’arpista Aurora e il batterista/percussionista Giuseppe, tutti Maestri di strumento e musica. Teddy è amante del Prog anni 70/80. Questa eterogeneaità si percepisce all’interno dei nostri brani.

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

 Sicuramente la nostra ultima performance a Sanremo Rock, dove ci siamo esibiti con il nostro singolo “Quello che resta di me”. Arrivare tra i primi 9 in finalissima su  migliaia di candidati iniziali e calcare il palco della canzone italiana per eccellenza è stata un’esperienza da brividi. Esibirsi all’Ariston è per noi motivo di orgoglio e grande soddisfazione.

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

Insieme ai Glueckners nel tempo abbiamo sviluppato un sound particolare che ci identifica molto, di matrice celtic/folk ma con contaminazioni Prog e Pop/Rock.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Un messaggio sicuramente di libertà, spensieratezza ma soprattutto di rivalsa sulle difficoltà che la vita ci propone quotidianamente attraverso esperienze e storie immaginate e vissute.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

Non mi pongo il dilemma. Una cosa non esclude l’altra. La musica ha sempre fatto parte della mia vita, ne è parte integrante quindi chi mi sta vicino vive quello che sono, lo accetta e ne ama i contorni e i risvolti. Quando ti circondi di persone che ricambiano il tuo amore incondizionatamente alla fine un equilibrio lo trovi sempre. 

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Vivere di questo fino alla fine dei miei giorni ed esibirmi sui palchi più prestigiosi del mondo. Ce la possiamo fare.

]]>
Tue, 12 Sep 2023 16:30:42 +0200 spcsound
Top Music Italia incontra il General Manager Lino Sansone https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-il-general-manager-lino-sansone https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-il-general-manager-lino-sansone Lino, come è nata la collaborazione tra la Lino Management e la SPC Sound? 

La collaborazione tra la Lino Management e la SPC Sound è nata grazie alla passione comune per la musica e la produzione discografica, ma in primis alla stupenda amicizia che ci lega con Silvio Pacicca Produttore discografico, appunto della label. Abbiamo subito notato una grande sintonia tra la nostra visione artistica e abbiamo deciso di unire le forze per creare grandi progetti insieme. Lui proviene da forti esperienze nel settore ed io altrettanto, con la Lino Management Berlin dopo anni di sacrifici fatti assieme alla mia famiglia in Germania, dove tra lavoro e musica, abbiamo costruito non solo percorsi importanti della nostra vita, ma una famiglia ricca di valori, unita nell'amore ed affrontando tutti gli ostacoli che nella vita si presentano. Per tutto questo e per la mia figura professionale di oggi, non smettero' mai di ringraziare le uniche due persone che fanno parte di me, Papà Luca che purtroppo non è più con noi e Mamma Filomena entrambi che amo tantissimo.

Quali sono stati i progetti discografici ed eventi più importanti ai quali hai lavorato con la SPC Sound?

Tra i progetti più importanti ai quali ho lavorato con la SPC Sound ci sono sicuramente alcuni album di artisti di grande successo che abbiamo sia distribuito come versioni remix in featuring con altri artisti emergenti, vedi (Marco Masini feat. Calibro 40) promozione radio, lo stesso Nick luciani sempre in collaborazione con Calibro 40 ed anche un singolo personale di Nick Luciani che come progetto è stato promozionato dalla SPC Sound. Poi ci sono tanti Big che hanno contribuito con delle loro canzoni nei primi volumi di compilation in digitale di "Una Canzone Italiana" come omaggio per questa importante iniziativa. Abbiamo collaborato con diverse realtà musicali e di spettacolo e anche questo mese di Agosto ci ha visti protagonisti come giurati ed etichetta del prestigioso Festival Mogol - Battisti nella meravigliosa località di Paestum (SA) e i ringraziamenti vanno al nostro amico e Patron Gregorio Fiscina e tante altre situzioni importanti ed Internazionali che al momento io e il mio socio Silvio Pacicca preferiamo mantenere "Top secret". C'è da aggiungere che questa settimana gli artisti che collaborano con il nostro circuito discografico si sono esibiti ed hanno preso parte ad eventi esclusivi nazionali ed internazionali. Il cantautore Alessandro Banelli artista in esclusiva dell'etichetta discografica SPC Sound si è esibito al teatro Ariston in occasione del Sanremo Rock & Trend e alla finale nazionale del format nazionale di Moda "Un volto per fotomodella" in programma a Pisa. La cantante Vanessa Mini ha partecipato al prestigioso evento il "Salotto delle celebrità" a Venezia e sul prestigioso Red carpet ed ha ricevuto anche un premio importantissimo ad Hollywood USA. Freakybea ha partecipato all'evento Sanremo Rock ed ha conseguito dei premi esclusivi; Infine, anche l'esibizione dell'artista, Ippolito su palco dell'Ariston per Sanremo Rock & Trend.

Una Canzone Italiana è un format TV molto apprezzato dal pubblico, come hai ideato questo programma? 

L'idea di Una Canzone Italiana è nata dalla volontà di creare una vetrina per i talenti emergenti Italiani ed un omaggio alla Canzone, con la concreta possibilità di farsi conoscere a livello nazionale. Grazie alla collaborazione con Silvio Pacicca, abbiamo potuto realizzare questo format TV che è già alla sua terza edizione e tantissime novità verranno introdotte.

Come scegliete gli artisti che partecipano al programma e quale è il processo di selezione?

Selezioniamo gli artisti che partecipano a Una Canzone Italiana attraverso un processo di audizioni, valutiamo le loro performance e le loro canzoni. Cerchiamo sempre di trovare talenti genuini e originali, che possano dare un valore aggiunto al nostro programma.

Quali sono i tuoi consigli per le giovani promesse che cercano di emergere nell'industria musicale italiana?

Il mio consiglio principale per le giovani promesse che cercano di emergere nell'industria musicale italiana è di essere costanti e perseveranti. Ci vuole tempo e impegno per costruirsi una carriera nel mondo della musica, ma con passione e determinazione è possibile raggiungere grandi traguardi.

Come vedi l'evoluzione del settore della musica in Italia e quali sono le tendenze del momento?

L'evoluzione del settore della musica in Italia è stata molto importante negli ultimi anni, grazie anche ai nuovi mezzi di comunicazione come i social media. Le tendenze del momento vedono una grande attenzione per la musica indie e per gli artisti emergenti, che stanno diventando sempre più presenti sulla scena nazionale.

Quali sono i tuoi progetti futuri con la Lino Management e la SPC Sound?

I miei progetti futuri con la Lino Management e la SPC Sound sono tanti e ambiziosi. Vogliamo continuare a produrre grandi progetti musicali e televisivi, collaborando con artisti di successo e scoprendo nuovi talenti.

Quali sono i principali ostacoli nel lavorare nell'industria musicale italiana e come si possono superare?

Uno dei principali ostacoli nel lavorare nell'industria musicale italiana è la forte concorrenza tra gli artisti e le case discografiche. Per superare questo ostacolo, è importante avere una visione artistica chiara e innovativa, in modo da distinguersi dagli altri concorrenti.

Cosa consigli a chi vuole diventare un manager musicale di successo? 

Il mio consiglio per chi vuole diventare un manager musicale di successo è di avere una grande passione per la musica e per il mondo dell'entertainment in generale. Inoltre, è importante avere una buona formazione tecnica e conoscere bene il mercato musicale italiano e internazionale.

Qual è stata la collaborazione più significativa che hai avuto in carriera e perché? 

La collaborazione più significativa che ho avuto in carriera è stata sicuramente quella con Silvio Pacicca per la creazione di Una Canzone Italiana. Grazie a questo progetto abbiamo potuto scoprire nuovi talenti e dare loro la possibilità di farsi conoscere a livello nazionale.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi, Lino. Siamo certi che i nostri lettori apprezzeranno le tue risposte e la tua esperienza nell'industria musicale italiana.

Sono io che ringrazio voi per questa opportunità. 

]]>
Mon, 11 Sep 2023 15:25:33 +0200 spcsound
La redazione di Top Music Italia incontra il Discografico Silvio Pacicca https://www.topmusicitalia.it/la-redazione-di-top-music-italia-incontra-il-discografico-silvio-pacicca https://www.topmusicitalia.it/la-redazione-di-top-music-italia-incontra-il-discografico-silvio-pacicca Ciao Silvio, grazie per aver accettato di rilasciare questa intervista. Per iniziare, ci puoi raccontare come sei diventato un produttore discografico?

Ciao Sandro grazie a voi di Top Music Italia: Dunque, sono sempre stato appassionato di musica fin da piccolo. Ho iniziato a suonare la chitarra e a scrivere canzoni quando avevo 12 anni. Dopo gli studi, ho frequentato una scuola di musica e diversi corsi di produzione musicale. In seguito, ho iniziato a lavorare come assistente di un produttore discografico e con il tempo  ho acquisito esperienza ed ho iniziato a lavorare in modo indipendente.

Qual è il ruolo di un produttore discografico?

Il produttore discografico è una figura professionale che si occupa di tutte le fasi della produzione di un disco o di una canzone, dal songwriting alla registrazione, al mixaggio e al mastering ed essere un buon talent scount. Il produttore lavora a stretto contatto con l'artista per aiutarlo a realizzare la sua visione creativa.

Quali sono le competenze necessarie per essere un produttore discografico?

Le competenze necessarie per essere un produttore discografico sono molteplici. Innanzitutto, è necessario avere una profonda conoscenza della musica e delle tecniche di produzione. Inoltre, è importante avere un buon gusto musicale e saper interpretare la visione creativa dell'artista. Infine, è necessario avere ottime capacità di comunicazione e gestione delle persone e aggiungo anche che per professionalità occorre una certificazione Europea in uno statuto che ti riconosce a tutti gli effetti discografico.

Come è cambiato il lavoro del produttore discografico negli ultimi anni?

Bella domanda, si è cambiato molto negli ultimi anni, grazie all'evoluzione della tecnologia. Oggi, grazie al computer, è possibile produrre musica in modo molto più efficiente e creativo. Inoltre, la diffusione di Internet ha reso più facile per gli artisti farsi conoscere e promuovere la propria musica.

Quali sono le sfide che i produttori discografici devono affrontare oggi?

Sono molteplici. Innanzitutto, c'è la concorrenza globale, che rende difficile per gli artisti farsi notare. Inoltre, c'è il cambiamento delle abitudini di consumo musicale, che si basa sempre più sullo streaming. Infine, c'è la crisi dell'industria musicale, che ha portato a un calo dei ricavi.

Quali sono i consigli che daresti a chi vuole diventare un produttore discografico?

I consigli che darei a chi vuole diventare un produttore discografico? Studiare musica e le tecniche di produzione, sviluppare il proprio gusto musicale e la capacità di interpretare la visione creativa dell'artista, migliorare le capacità di comunicazione e gestione delle persone. Fare tanta pratica e non aver paura di sperimentare. Oltre alle competenze e varie certificazioni professionali, occorre pure circondarsi di amici collaboratori validi, seri ed altrettanto professionisti che possono supportare ogni progetto Nazionale ed Internazionale con le capacità di riuscita. Personalmente mi ritengo fortunato, di aver conosciuto il mio attuale General Manager della SPC Sound, Lino Sansone ed assieme stiamo portanto a compimento tantissi progetti discografici ed eventi, lo facciamo con tanti sacrifici e considerato che prima tu stesso hai parlato di sfide, noi amiamo le sfide, volendo incentivare cosi gli artisti che lavorano con noi ad andare sempre avanti in questo percorso.

Grazie per la tua disponibilità Silvio 

Grazie a te Sandro e al tuo Team!

]]>
Sun, 10 Sep 2023 16:44:58 +0200 spcsound
Top Music Italia incontra gli Aedos Cluster of the Waterfall https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-gli-aedos-cluster-of-the-waterfall https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-gli-aedos-cluster-of-the-waterfall Come avete scoperto la vostra passione per la musica? C'è stato un momento specifico che vi ha spinti a intraprendere questa carriera?

Durante il periodo dell’università, tutto era difficile e complicato. La musica non lo era e quindi probabilmente quella sembrava essere per noi la strada più giusta.

Qual è stata la vostra ispirazione principale nel creare la vostra musica?

La musica che c’era intorno a noi non ci faceva impazzire e quindi era necessario inventarne una che lo facesse. Ora siamo spesso considerati pazzi e pensiamo che a volte potrebbe essere quasi un complimento. 

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affrontate nelle vostre canzoni?

Raccontiamo favole, stranezze e storie surreali. Abbiamo abbandonato l’idea della classica canzone che parla dell’amore che funziona male, per lasciare spazio a luoghi e personaggi che non esistono, per raccontare così qualcosa di nuovo. Oggi possiamo dire che questi personaggi siano diventati più reali che mai. 

Qual è il processo di scrittura della vostra musica? Da dove traete ispirazione per i testi e le melodie?

Di solito si parte da una melodia, da un suono, per poi esplorare varie atmosfere e vari linguaggi… Tuttavia se il leader del gruppo non “ci” vede colori o immagini, non se ne fa niente. 

Avete avuto modelli o artisti che vi hanno influenzato nella vostra carriera musicale?

Fare una lista di grandi nomi, più o meno conosciuti, servirebbe solo a creare dei limiti concettuali, inquadrandoci e omologandoci ad un genere o uno stile definito. É invece qualcosa di molto diverso, che ormai prende spunto, il più delle volte da cose che sono lontane e diverse dalla musica stessa. Possiamo dire che tutto quello che abbiamo ascoltato nel tempo ovviamente ci ha influenzati in maniera innegabile e si percepisce nelle note, i fraseggi, i ritmi con cui traduciamo le nostre idee. Allo stesso tempo, allontanarci da questi punti di riferimento, facendo della ricerca e della sperimentazione, rappresenta per noi un modo per ringraziare quelli che sono stati la scintilla di questo fuoco, che dopo tanto tempo, fa ancora fatica a spegnersi. 

Qual è stata la vostra performance più memorabile o emozionante finora?

Concerto a Piazza del Gesù a Napoli nel 2014, come ospiti dell’OLE.01 Festival, in cui sono stati eseguiti tutti i brani del nostro primo album, di fronte ad un pubblico molto attento e coinvolto. Si è creata della magia quella sera. Sicuramente prende posto nella hall of fame delle esperienze più emozionanti quella di Sanremo Rock, tutt’ora in corso e che culminerà con l’esibizione del 6 settembre 2023 (e perché no anche del 9) sul palco dell’Ariston.

Come descrivereste il vostro stile musicale? C'è un genere specifico in cui vi identificate o siete aperti a sperimentare diversi generi?

Ogni canzone ha il suo suono, ogni scena delle nostre storie ha il suo vestito cucito su misura, imponendo con forza la propria identità. In quello che facciamo, non solo siamo aperti a sperimentare diversi generi, ma lo riteniamo addirittura necessario, poiché sarebbe impensabile descrivere migliaia di concetti diversi (con tutte le emozioni che da questi scaturiscono) usando un’unica maschera. 

Qual è il messaggio che volete trasmettere attraverso la vostra musica?

Si parla di vari temi all’interno delle nostre canzoni e tutti servono a dare un punto di vista neutrale e quanto più lontano da stereotipi o da luoghi comuni a sostegno di questi. Non viene mai fatto in maniera diretta, bensì tutto viene nascosto all’interno delle parole, che lo contengono come uno scrigno. 

Come gestite il bilanciamento tra la vostra vita personale e la carriera musicale?

Vanno di pari passo e sono strettamente connesse l’una all’altra. Sarebbe assurdo scindere le due cose in quanto inevitabilmente la persona verrà sempre, in qualche modo, influenzata da ciò che fa. Ovviamente quando si raggiunge la condizione di poter vivere di sola musica, i parametri cambiano e tutto propende verso una visione creativa in tutto quello che si vive. Fino a quel momento è un po’ come aspettare di vincere la lotteria.

Qual è il vostro sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desiderate raggiungere?

Il nostro sogno è quello di creare un impatto duraturo attraverso la nostra musica, di suonare in luoghi straordinari e di connetterci con persone di tutto il mondo. Vogliamo continuare a crescere come musicisti e ad esplorare nuove frontiere sonore, condividendo il nostro messaggio con chiunque sia disposto ad ascoltarlo.

]]>
Thu, 07 Sep 2023 16:37:20 +0200 spcsound
Top Music Italia incontra il cantante Salvatore Denaro https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-il-cantante-salvatore-denaro https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-il-cantante-salvatore-denaro Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?

La passione per la musica nasce durante una recita scolastica ero  in 5 elementare, la nostra maestra di Italiano che insegnava anche musica ed arte aveva organizzato una recita di fine anno sui rifiuti e mi aveva dato la parte canora da protagonista aveva creduto in me, fu una recita bellissima infatti sia la maestra che noi alunni avevamo ricevuto tanti complimenti, devo tanto a questa maestra mi ha guidato nella crescita ed oggi in parte grazie a lei canto e faccio il lavoro che amo nel settore odontoiatrico.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Le mie canzoni sono storie vissute in parte da me ed in parte da quello che mi trasmette la gente che mi circonda.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

I temi dei miei singoli sono vari dall’amore all’importanza dell’amicizia, alla libertà di espressione e di sentirsi liberi nel “profondo del proprio io”, ci sono troppi ragazzi ed adulti che dipendono del giudizio altrui non sono liberi hanno paura di affrontare la vita in liberta’.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

Scrivo un testo di getto come se fosse un tema poi arrivo nella fase successiva di trasformazione del testo in strofe e melodia, le melodie le immagino ed i compositori costruiscono il vestito del testo, mi manca una parte saper suonare uno strumento  ed imparare a leggere la musica e scriverla sul pentagramma, questo ultimo pensiero scritto in grassetto ed è importante infatti lancio un messaggio dobbiamo iniziare prima di cantare un brano alla Storia della musica a riconoscere le note ed ha saper scrivere, un artista deve cercare di essere completo, oggi la musica è intesa per i giovani soltanto per andare in televisione in radio ma la formazione è importane, nel mio piccolo ho sempre cercato di colmare le lacune per cercare di migliorare per me stesso, cantare vuol dire interpretare un brano mettere nella voce vocale dinamica e colori ed emozionare chi ci ascolta.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Ho diversi modelli di artisti come Mina, Nek, Luca Dirisio,Tiziano Ferro, per ultimo ma più importante di tutti Mia Martini lei rappresenta per me un artista poliedrica canta emozionando vive le canzoni inoltre la sua storia musicale mi ha colpito tanto perché nonostante ha subito ingiustizie da parte di colleghi del settore musicale  e del pubblico ha sempre portato grandi successi che oggi ascoltiamo con più consapevolezza, solo che spesso ascoltando i suoi brani mi rendo conto che la sua vita reale rappresentata  anche da un film di successo  interpretato da un’attrice di spicco “Serena Rossi” non ci ha fatto capire che tutte le persone vanno valorizzate che hanno un lato positivo e che non vanno escluse a priori solo per voci di corridoio, subiamo questo trattamento tutti i giorni nel mondo del  lavoro , sui banchi di formazione (Università scuola), voglio essere positivo nel pensare che sia tutto causale e non voluto e consiglio vivamente tutti di andare avanti e di credere fino in fondo in quello che stiamo facendo, i frutti arrivano con fatica ma arrivano.

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

Non ricordo una performance in particolare sicuramente la prima esibizione durante la recita di Quinta elementare e quando cantai in un progetto scolastico diretto dalla scuola media che frequentavo insieme alla cantante lirica Antonella trifirò cantante Lirica, il progetto si chiamava “Cantiamo insieme alle Muse” ed avevo interpretato  La Donna è mobile la versione interpretata dal grande Luciano Pavarotti,andai su una televisione Locale e per 15 giorni ricevetti tanti complimenti, queste due esibizioni per me rappresentano l’inizio.

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

Definisco il mio stile musicale pop rock, vorrei fare anche rep ma non è facile ma un bel duetto con qualche rep non sarebbe male magari con Rocco Hunt scrive bellissimi singoli che rispecchiano il mio mondo musicale.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Libertà di espressione e pace, ma se serve ricominciare tutto da capo ignorando chi vuole eliminare la nostra determinazione e pace interiore.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

Ancora è gestibile resto con i piedi per terra, prima metto al primo posto la famiglia poi la mia carriera lavorativa che si deve per forza dividere tra odontoiatria nel mio caso futuro Igienista Dentale e musica, la musica si sposa anche con il mio lavoro la musicoterapia aiuta ad affrontare la fobia del paziente soprattutto nei pazienti con bisogni speciali la musica rappresenta la tranquillità e viene utilizzata facendo scegliere al paziente il proprio artista preferito durante gli interventi ove non è necessaria un’anestesia totale.

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Il mio sogno la prossima estate cantare sul palco di Radio 105 anche per due tappe sarei felice, e sul palco di Radio Zeta che rappresenta la radio dei giovani.

Ringrazio Top Music Italia per lo spazio ed infine il mio produttore ed amico Silvio Pacicca e tutti coloro che lavorano dentro la grande famiglia dell’etichetta che mi supporta SPC Sound, saluto anche Lino Sansone con un abbraccio Virtuale.

]]>
Tue, 05 Sep 2023 20:00:21 +0200 spcsound
Top Music Italia intervista la Keystone Band https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-intervista-la-keystone-band https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-intervista-la-keystone-band Come avete scoperto la passione per la musica? C'è stato un momento specifico che vi ha spinto a intraprendere questa carriera?

A ciascun componente della band corrisponde una diversa storia. La passione per la musica nasce in ognuno di noi in modi e maniere differenti: chi attraverso i genitori, curiosità e chi per caso…

Qual è stata la vostra ispirazione principale nel creare la musica? 

Il nostro obbiettivo è di metterci in gioco e cercando di ricreare le stesse emozioni che abbiamo provato quando ci siamo immersi nel mondo della musica per la prima volta.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affrontate nelle canzoni?

In ambito di temi siamo come una bilancia: alle volte pendiamo verso temi leggeri quali atmosfere in classe e spiaggiate sul mare, altre volte ci piace essere più profondi attraverso temi forti e ricchi di significati intrinsechi.

Qual è il processo di scrittura della vostra musica? Da dove trovate ispirazione per i testi e le melodie?

Il nostro processo di scrittura si basa sulle idee che provengono dai vari componenti del gruppo: un riff di chitarra, una linea di basso, una melodia vocale, un groove di batteria…

Modelli o artisti che hanno influenzato la carriera musicale?

Il genere principale è l’hard rock anni ‘70/‘80, ed ognuno di noi ha vari gruppi di riferimento, tra i quali ricordiamo Motley Crue, Nickelback, Alice in Chains, Evanecense…

Qual è stata la performance più memorabile o emozionante finora?

Una delle serate più emozionanti è stata sicuramente la notte del Capodanno 2019/2020 quando grazie a una vincita di un contest abbiamo avuto l’onore di suonare con la Bandabardò e di conoscerne i componenti.

Come descriveresti il vostro stile musicale? C'è un genere specifico in cui vi identificate o siete aperti a sperimentare diversi generi? 

Ultimamente abbiamo riscontrato cambiamenti nelle nostre produzioni: siamo passati da brani rock tradizionali a sound più sperimentali, progressivi e tecnici. Ad ogni modo teniamo strette le nostre radici e non ci dimentichiamo da dove proveniamo.

Quale messaggio trasmettete attraverso la tua musica?

Il nostro obbiettivo è quello di divertici e speriamo che le persone si ritrovino nelle nostre canzoni cogliendone il significato.

Come gestite il bilanciamento tra la vita personale e la carriera musicale?

Ovviamente oltre la band abbiamo anche interessi personali, ma giostrando i vari impegni riusciamo ad organizzarci in maniera adeguata.

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere? 

Certamente nel nostro futuro non smetterà di vivere dentro di noi questa nostra passione e speriamo che continui ad ingrandirsi sempre di più, e ad accrescere le nostre esperienze per farci conoscere per quelli che siamo.

]]>
Mon, 04 Sep 2023 18:27:23 +0200 spcsound
Intervista all'artista Andrea Del Mastro in arte DELMA https://www.topmusicitalia.it/intervista-allartista-andrea-del-mastro-in-arte-delma https://www.topmusicitalia.it/intervista-allartista-andrea-del-mastro-in-arte-delma Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera? 

Da piccolo ascoltando mio padre suonare la chitarra ho subito voluto “capire” come funzionasse , poi col tempo mi sono appassionato alla storia del rock e cosi via ma gia dal primo momento ho sentito la necessità di creare qualcosa di “nuovo” , di mio , piuttosto che limitarmi a eseguire le canzoni degli altri. Dalla facilita con cui creavo riff e linee di basso mi sono accorto di avere il dono della “creatività musicale”.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Mi ispiro a cio che mi circonda, uso l’empatia , la sensibilità. Uso un lessico molto diretto ,nudo e crudo, raccontando nel modo piu fedele possibile un evento , una storia, un emozione, e quando noto che le persone si rispecchiano in cio che scrivo sento una forte unione tra le mie emozioni e le loro. “Unione”,Che bella parola… si è un po persa la linea diretta tra cantautore e pubblico al giorno d’oggi e questo mi dispiace. 

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

Amore, forti emozioni , rabbia , ma soprattuto sono esperienze di vita che accadono soprattutto a me. 

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

Parto da una chitarra e  un giro di accordi che mi piace , ci canticchio sopra una melodia che mi emoziona e poi in base a quello che mi evoca la musica scrivo il testo. È obbligo dire che se in quel periodo ho avuto forti emozioni , sono ancora piu ispirato e quindi potrei partire dal testo piuttosto che dalla musica. È un processo difficile da spiegare ma estremamente magico e divertente. 

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Sicuramente la musica rock mi ha allevato e migliorato, quindi deep purple, led zeppelin , pink Floyd, guns n roses, ecc. Ma anche artisti italiani come Battisti, Franco battiato, Negramaro, e molti altri. Condiamo il tutto con una bella dose di musica indie ,rap e  pop moderno e il risultato finale è un pop moderno con un bel po di contaminazioni varie. 

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

Sicuramente la finale multiregionale al Sanremo rock e trend di Reggio calabria , ma anche un festival musicale vinto qualche anno fa , qualche intervista radio o altri live dove si è venuta a creare empatia con pubblico

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

Sono molto aperto a sperimentare vari generi e non adoro le definizioni limitanti ma se dovessi dire la mia è un Pop rock con contaminazioni indie e rap.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Veridicità, umanità, unione, amore, ma il mio scopo principale , quello che ho sempre avuto, è quello di emozionare ed enozionarmi.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale? Viaggiano di pari passo , in ogni verso delle mie canzoni ci sui può trovare parte della mia vita personale e viceversa. 

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Far diventare un lavoro cio che diverte la mia anima sarebbe un traguardo bellissimo. E perché no? Un po di collaborazioni con artisti che stimo da sempre sarebbe stupendo.  Creare musica è come tornare bambino per me , è come un luna park, fa bene alla mia anima , mi rilassa, mi sprona a fare meglio, mi migliora, non riesco ad immaginare qualcosa di più bello per me. Non voglio la luna , voglio solo continuare a creare facendo arrivare la mia musica a piu gente possibile, questo è il mio sogno! 

]]>
Mon, 04 Sep 2023 17:44:53 +0200 spcsound
L'Artista M'aria intervistata da Top Music Italia https://www.topmusicitalia.it/lartista-maria-intervistata-da-top-music-italia https://www.topmusicitalia.it/lartista-maria-intervistata-da-top-music-italia Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?

Più che una scoperta forse è da sempre innata in me, ma si è in concreto presentata negli ultimi anni.Il momento specifico, seppur doloroso, è nell’anno 2019 quando ho perso metà del mio cuore: la mia cara mamma. Quel dolore mi ha portata a scrivere musica e parole, proprio dedicate a lei. Grazie a Silvio Pacicca della SPC Sound abbiamo dato vita al mio primo singolo “Canto di te”.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Le mie ispirazioni nascono soprattutto dal mio vissuto, dai suoni che ascolto e da ciò che mi circonda.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

L’amore, inteso come sentimento puro e incondizionato, che provo/ho provato per le persone importanti della mia vita. La felicità a volte così astratta, che però esiste pur nascondendosi anche nelle più piccole cose che spesso non viviamo appieno e non apprezziamo per davvero. La libertà di poter essere realmente ciò siamo, anziché apparire per compiacere.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

La scrittura della mia musica, creata in digitale, nasce dalla sensazione che quel suono mi regala in quel momento. Suoni dolci e allo stesso tempo energici, mi fanno creare melodie dalle molteplici sfumature. Il testo viene ispirato proprio dai quei suoni che ascolto col cuore e mi faccio trasportare verso emozioni nuove o di vita già vissute.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Cresciuta con la musica degli anni 80, di sicuro ho fin da subito prediletto le canzoni di Mango, Cocciante, Mina e tantissimi altri.

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

La mia performance più memorabile e davvero emozionante grazie a Silvio Pacicca della SPC Sound e Lino Sansone della Lino Management Berlin, è stata la partecipazione all’evento “Una Canzone Italiana” tenutosi a Cinecittà World il 21 agosto 2022. Cantare dal vivo dinnanzi ad un pubblico a me sconosciuto ma che ha saputo apprezzare la mia voce, beh non ha prezzo! Spero artisticamente di poter vivere tante altre di queste emozioni.

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

Il mio stile musicale non ha stile, nel senso che accarezza le corde di tanti stili (POP, FOLK, EDM) e questo mi porta di sicuro a sperimentare sempre di più generi diversi. 

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Il messaggio in particolare che vorrei trasmettere è quello di non vergognarsi mai di esternare i propri sentimenti, timori, debolezze e opinioni. Essere davvero se stessi in un mondo che purtroppo a volte nota di più l’apparenza che la sostanza, credo sia una ricchezza davvero inestimabile che rende unici e speciali.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

La musica è una passione e come tale non mi genera alcun sacrificio e/o difficoltà con il mio lavoro. Se tra qualche anno farò dei concerti (ahahah) allora dovrò sicuramente bilanciare il tutto.

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Il mio sogno…. Vorrei che i miei testi, la mia musica possano essere sempre più apprezzati; cantare nuovamente su un palco davanti a un mare di persone che mi ascolterà in ogni mia nota e mi vedrà in ogni più piccola verità e sfumatura.

]]>
Mon, 04 Sep 2023 17:36:59 +0200 spcsound
Il cantante Alessio De Cicco parla di se e della sua storia a Top Music Italia https://www.topmusicitalia.it/il-cantante-alessio-de-cicco-parla-di-se-e-della-sua-storia-a-top-music-italia https://www.topmusicitalia.it/il-cantante-alessio-de-cicco-parla-di-se-e-della-sua-storia-a-top-music-italia Ciao Alessio, noi di Top Music Italia e credo anche i tuoi ammiratori desiderano conoscerti meglio, ti lasciamo ai nostri "microfoni virtuali" liberamente per parlarci di te...

Salve a tutti, sono Alessio De Cicco, Sono nato a Napoli ed ho 17 quasi 18 anni. Ho scoperto la mia passione verso la musica all’incirca 6 anni fa e l’ho scoperto in un modo molto particolare se cosi si può dire. Mi trovavo a scuola, e quell’anno frequentavo la seconda media che tra l’altro resterà per sempre la mia scuola preferita dato la fortuna che ho avuto nel trovare quella classe cosi speciale, formata da amici veri e non persone che poi svaniscono semplicemente nei ricordi.

Ed un giorno nell’ora di musica la nostra professoressa ci mostrò un film, Un film musicale tra l’altro molto bello ed anche divertente da vedere. La cosa che subito mi ha catturato è stata la chitarra elettrica, avevo capito che forse la mia passione non era il disegno come credevo, ma ben si era la musica.

Dopo un pò mi regalarono la mia prima chitarra, non era come quella che sognavo la notte ma era pur sempre una chitarra (classica) ma andò bene lo stesso. Mia Madre mi iscrisse ad un corso di chitarra ma che poi neanche 4/5 mesi più tardi decisi di mollare.Abbandonai totalmente la musica piangendomi addosso e illudendomi che quello non faceva per me, Ma 2 anni fa sono cresciuto grazie a delle esperienze che ho fatto nell’ambito della vita in generale, Ho capito che arrendermi non era la scelta giusta e che continuare a sprecare tempo in un qualcosa che non sentivo farmi vivere infondo era sbagliato. Quindi decisi di riprendere gli studi, e grazie al consiglio di un mio carissimo Amico (Francesco) ho iniziato a frequentare una scuola di musica con un super maestro che grazie al suo modo di fare mi ha dato modo di scoprire il vero me, Il vero me del mondo musicale.

In tutto questo però ancora nessun ombra della mia voce, il canto per me era una cosa bella da sentire e non ho mai provato a praticarlo, e non avevo neanche intenzione anzi il mio sogno era diventare un chitarrista di un super gruppo musicale. Ma nell’agosto dell’anno scorso una tempesta mi travolse totalmente, portandomi in luoghi terribili. Ebbi un incidente e subito dopo il mio cane è andato via..

Ma devo ringraziare lui se oggi sono qui, Perché in una delle sere prima che lui se ne andasse via Eravamo seduti entrambi nel giardino di casa nostra, ed io suonavo la chitarra mentre lui mi guardava. Ad un certo punto sentì qualcosa dentro di me, qualcosa che voleva esplodere, e cosi facendo uscire via Qualcosa che infondo provavo in quel momento. Una necessità di condividere i miei sentimenti e le mie emozioni, quell’amore ma anche quel dolore che mi stava trafiggendo l’anima.

Iniziai a cantare ma del modo tutto spontaneo, non l’avevo mai fatto prima anche perché non ho mai provato a suonare e cantare contemporaneamente. Mi sentivo bene, e sentivo che la mia voce si espandeva per tutto per tutto il vicinato..Da quella sera poi, non ho più smesso di farlo e non ho intenzione di smettere mai. La mia ispirazione principale è stata proprio quell’emozione che ho provato quella sera, una cosa se cosi si può dire che mi ha afferrato l’anima stringendomi in un fortissimo e sicurissimo abbraccio, scrivere e cantare, tutto questo mi fa sentire quell’emozione che ho provato quella sera e  che piano diventa sempre più e più forte fino a farmi arrivare tra i sogni più belli.

I temi e le esperienze sono sempre differenti, ma che riguardano sempre noi. Ovviamente noi abbiamo sempre bisogno di amore e del benessere, viviamo per questo. Quindi i miei testi parlano di difficoltà che ognuno di noi ha affrontato almeno una volta nella vita, oppure parlano di belle cose che non tutti hanno la fortuna di avere, ma che tutti sognano..

Racconto mie esperienze e condivido con tutti il mio desiderio. Il mio obbiettivo e sia condividere tutte le emozioni che aiutare magari anche a superare dei momenti Che non tutti sanno affrontare da soli..

Il mio processo di scrittura è molto semplice, è come se entrassi nella mia testa e inizierei a rivivere, rivivere dei momenti oppure immaginandone di nuovi, cerco in ogni modo di trasmettere ciò che provo

Con delle parole, con dei suoni e tutto questo cercando di far collegare il tutto a delle immagini che ci creiamo nella testa o magari semplicemente dei ricordi che ci accompagneranno per sempre senza dimenticarli mai. A volte cerco di immedesimarmi in altre persone che magari hanno vissuto dei momenti di ogni genere, cosi facendo è come se in un certo senso io stesso vivo in quel momento e dalle mie emozioni e da quelle dell’altra persona riesco a tirarne fuori una musica che accompagna a tutti proprio le stesse emozioni che ha vissuto quella persona e magari tante altre ancora..

Ho conosciuto e sto conoscendo sempre nuovi artisti, però sono stato motivato tanto da degli artisti che ho scoperto solo in questi 2 anni. Ad esempio, quando ho iniziato di nuovo il percorso musicale con la chitarra conobbi un gruppo che sta sfondando tutto attualmente, i Maneskin.. Ascoltando i loro primi tre album tra cui Teatro d’ira, ho scoperto davvero cosa mi piace fare, poi più tardi, L’anno scorso ho conosciuto un artista che a me fa impazzire..Con lui ho scoperto un me che si nascondeva da tantissimi anni, avendo paura di uscire fuori da un guscio creato da me stesso.

Mi ha dato molta motivazione ma soprattutto mi ha aiutato a far crescere radicalmente la mia creatività in generale e anche a far migliorare personalmente. Poi c’è il più recente che conoscevo soltanto di passaggio, Marco Mengoni..Sono stato questo anno ad un suo concerto che si è tenuto a Salerno e wow..Non riesco a smettere di ascoltare ciò che fa, è davvero un grande artista e sono contentissimo di averlo conosciuto dal vivo su un palco che magari soltanto su un cellulare.

Anche lui mi sta molto motivando, la mia performance più emozionante e memorabile per adesso rimane quella a Nettuno, mi sono esibito per la selezione di Sanremo Rock And Trend, ed è stato bellissimo.

C’erano tantissimi artisti che vogliono condividere e che vogliono fare tanta tanta musica. Non mi sono mai esibito davanti a cosi tante persone ma è stato davvero fantastico..Provavo delle emozioni potentissime durante la mia esibizione e spero di poterne provare e soprattutto far provare tante emozioni moltissime altre volte ancora..

Il mio stile musicale è dedicato molto alla sperimentazione, cerco di crearne sempre uno che faccia capire che il brano è il mio e non di un altro artista, sempre tenendomi con dei suoni e con uno stile vocale che piano mi sto creando totalmente da solo..Sono molto aperto a sperimentare sempre cose nuove nei miei brani,  come i messaggi ne sono tanti, anche in base a diversi brani..

Però il messaggio principale che cerco di dare è sempre che, tutto ciò che accade. È sempre collegato all’amore e a noi stessi..E che molte altre persone hanno il nostro stesso presente passato o futuro ma che non lo sappiamo..

La mia vita personale è la mia carriera musicale..Dedico tutto me stesso alla musica, e tutte le persone che mi circondano lo sanno..La musica fa parte di ogni cosa, quindi cerco di non smettere mai di non farne parte. Il mio sogno più grande è condividere la mia musica con tantissime persone, il mio sogno è quello di cantare su dei palchi con tantissime persone, e sentire quel calore che ora posso soltanto immaginare nei miei sogni più belli..

Sono davvero contento di aver parlato di me, raccontarsi è stupendo come vivere nelle emozioni.

Siamo noi che ringraziamo te Alessoi per averci emozionati con la tua storia, un in bocca al lupo per la tua carriera musicale.

Grazie davvero, Un enorme abbraccio a tutti!

                                                        

]]>
Mon, 04 Sep 2023 17:27:48 +0200 spcsound
Top Music Italia incontra il fondatore dei MONA GRANT, Gabriele Granducci https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-il-findatore-dei-fondatore-mona-grant-gabriele-granducci https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-incontra-il-findatore-dei-fondatore-mona-grant-gabriele-granducci Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?

Ho sempre ascoltato bella musica fin da bambino grazie a mio padre. Crescendo ho spaziato pervari generi per poi affinare i miei gusti. Nell’adolescenza ho iniziato a suonare vari strumenti,iniziando dal pianoforte per passare alla batteria e al basso. Poi la folgorazione è stata per lachitarra. Tutto da autodidatta fino a quando ho incontrato la persona a cui devo molto, FilippoAntonini, musicista professionista. Mi ha fatto avvicinare al blues, che adoro. Adesso è il chitarristadel gruppo.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Il bello dell’ispirazione è che fa come gli pare. A posteriori potrei riconoscere l’influenza del rock blues anni 60/70, del grunge dei primi 90, senza tralasciare il cantautorato italiano.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

Mi piace raccontare storie. Storie che ho vissuto. Storie di persone che ho conosciuto. Esperienze divario genere, comunque toccate con mano. L’amore sotto varie forme, l’interazione che c’è tra lepersone o comunque pezzi di vita di chi ho incontrato.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

In genere parto da un testo, una storia appunto che ritengo valga raccontare, per poi imbracciare lachitarra e sentire un ritmo o un riff che mi cattura. Ci costruisco sopra la parte ritmica e quando “cel’ho” adatto il testo alla musica. Ma come dicevo prima non c’è una logica. Posso dire che come processo creativo, prima lascio spazio a “ciò che viene”, poi se mi piace, aggiusto tutto cercando l’armonia che desidero amalgamando musica e testo. Se non mi piace, lascio sedimentare.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Nessuno in particolare, ma molti che adoro. Provo a fare qualche nome: John Lee Hooker, JJ Cale,Rory Gallagher, Rolling Stones, Syd Barrett, Neil Young, Gianmaria Testa, Lucio Battisti, Nirvana.

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

Emozionante è stato andare in Sicilia a registrare il primo EP. Comunque non esageriamo, haancora da venire. I MONA GRANT sono recenti, la formazione attuale si è creata pochi mesi fa.Sicuramente posso dire che è stato molto bello suonare all’hardrockcafe di Firenze, mettersi ingioco nel contesto del Sanremo rock Festival.

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto asperimentare diversi generi?

Senza voler fare lo splendido e come ha detto chi ci ha ascoltato, non è immediato categorizzare lamia musica perché non seguo i dettami canonici di un genere. Potrei dire che è un rock blues“storto” con l’impronta da cantastorie. Poi mi piacciono svariati suoni, quindi le influenze sonotante e sono aperto alla sperimentazione. Ad esempio porto avanti, questo da solo, progetti diensemble con musica elettronica. Insomma, scontato, ma deve piacermi il suono, l’atmosfera di ciò che suono.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

A questo non ho mai pensato. Non saprei. Quando ritengo di avere qualcosa da dire, da raccontarelo faccio in musica senza preoccuparmi troppo di come altri la prenderanno. Se ci rifletto, ingenerale, vorrei che si potesse ascoltare, apprezzare, la musica come atto creativo che ha qualcosada dire e non come mero riempitivo. Ma questo forse lo vogliono tutti quelli che fanno musica.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

La musica mi ha salvato la vita, lo dico senza retorica. È proprio così, le devo molto. Quindi ha unospazio ampio nelle mie giornate, anche se non quanto vorrei perché poi le bollette da pagarearrivano e ancora di musica non ci campo. Ma quando riesco a dedicarmici le ore mi passano come una manciata di minuti.

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Vorrei tanto riuscire a dedicarmici come attività principale. Ho tanto da apprendere e tanto dasperimentare. Mi piacerebbe veder realizzati i progetti di altri due album che ho in mente e portarliin giro a contatto con la gente, suonarli dal vivo. Sto bene mentre lo faccio, sentirmi come mi sentodopo un’esibizione, adrenalina e serotonina che si alzano, quindi, perché non desiderare di farlo al 100%?

]]>
Mon, 04 Sep 2023 17:12:06 +0200 spcsound
Top Music Italia intervista la giovane artista Anastasia Almo https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-intervista-la-giovane-artista-anastasia-almo https://www.topmusicitalia.it/top-music-italia-intervista-la-giovane-artista-anastasia-almo Ciao Anastasia, innanzitutto complimenti per il successo al festival Mogol – Battisti,cosa hai provato quando hai saputo di aver vinto?

Sembra banale come risposta ma proprio non me l'aspettavo. Ovviamente ringrazio coloro che mi hanno dato il premio, e al momento della premiazione ero molto emozionata ed incredula. In primis, però, ero contenta ed emozionata di aver potuto cantare ed esprimermi con una grande orchestra in un palco così importante e davanti ad un pubblico del genere.

Adesso per te anche il CET di Mogol sei pronta per questa esperienza?

Non vedo l'ora di mettere in gioco me stessa in tutto e per tutto in quelle 3 settimane, e di vivere con la musica h24. Per me è solo un grande onore, quindi ringrazio moltissimo di aver potuto accedere a questa opportunità. Sicuramente sarà una grandissima esperienza, da cui potrò cogliere molto

Come hai iniziato la tua carriera musicale? 

Ancora non definirei la mia carriera musicale iniziata, però sicuramente sto continuando a studiare per far si che ciò accada. Il mio primo approccio alla musica è stato fin da piccola con la danza, che pratico tutt'ora da quando ho 3 anni. Poi dato che ho avuto sempre il desiderio di cantare o suonare uno strumento, i miei genitori mi iscrissero ad un corso di pianoforte classico all'età di 6 anni in una piccolissima scuola vicino a Perugia. In seguito, in modo totalmente casuale, aprì un'altra scuola al piano inferiore della mia scuola di danza di musica, "Scuola di musica Pianosolo" nella quale si poteva accedere a corsi di canto. Esattamente 5 anni fa, dunque, mi iscrissi al corso di canto insieme a mia sorella Sofia con la quale condivido le stesse passioni artistiche e proseguii ovviamente anche il corso di pianoforte. Data la mia forte passione per la musica, ho voluto approfondire essa il più possibile in tutte le sue forme; dunque, ho iniziato a partecipare, all’interno della stessa scuola,  anche a laboratori di solfeggio, teoria e armonia musicale, accompagnamento pianistico, e ad un laboratorio di band pop-rock.  

Quale è la tua fonte di ispirazione principale quando scrivi canzoni?

amo scrivere sin da piccola, mi ricordo ancora i miei diari in cui raccontavo le mie giornate. Adesso, invece, non sono più diari ma quadernini dove scrivo le mie canzoni davanti al pianoforte. A 17 anni non posso dire di aver avuto una vita vissuta, però quelle piccole esperienze significanti per me hanno dato quello START alla scrittura delle canzoni. Non penso che per adesso ci sia mai stata una vera fonte di ispirazione, ma solamente una forte voglia di voler esprimere ciò che provassi, o ciò che stava succedendo a me in prima persona o a ciò che mi stesse circondando. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai già in mente il tuo prossimo singolo o album?

Avendo 17 anni, direi che il mio primo progetto per il futuro per ora è finire l'ultimo anno di Liceo scientifico e diplomarmi. Ovviamente voglio continuare a studiare musica e cantare e intraprendere un percorso musicale, che mi possa permettere di vivere di ciò. Come ho già detto prima, sono al primo approccio con la scrittura di testi, però spero che un giorno, anche non lontano un pubblico possa ascoltarli. 

Hai dei sacrifici particolari da fare nella tua vita quotidiana per dedicarti alla musica? E come li gestisci?

Sin da piccola ho fatto tanti sacrifici per poter seguire tutte le mie attività artistiche. Abitando in un paese periferico, ho sempre dovuto organizzare ed incastrare in modo preciso tutti i miei impegni della giornata, che partiva e parte tutt’ora sempre dalle 5.30 del mattino, per prendere il pullman per andare a scuola e finiva verso le 11 di sera con le mie ultime attività artisitche. Ovviamente questo ha sempre richiesto una grande concentrazione, rinunce personali e forte determinazione, ma che mi ha sempre ripagato con soddisfazione, tanta adrenalina ed emozioni. Molte giornate le passo fuori casa, magari studiando per quella certa "verifica" o "interrogazione" nella mezz'ora di pausa pranzo o di pausa tra un'attività e l'altra, portandomi il pranzo da casa sin dalla mattina, ma non li ho mai visti come veri e propri sacrifici. Penso che, quando qualcuno sia relamente appassionato per qualcosa, quelli che sembrano sacrifici, in realtà non sono tali, ma cose magari a volte scontate che uno fa proprio per arrivare a quell'obiettivo lì e per inseguire ciò che realmente ti piace, ti appassiona.

Qual è l'esperienza più memorabile che hai vissuto finora nella tua carriera da cantante?

L'esperienza del festival Mogol-Battisti è stata l'esperienza più memorabile fino ad ora. A causa del covid e avendo trascorso sei mesi all'estero, come viaggio studio per il perfezionamento del mio inglese, non ho mai avuto il piacere di avere esperienze importanti come cantante. 

Cosa pensi della scena musicale attuale? Ci sono artisti o generi che ti piacciono particolarmente?

Attualmente io ascolto un po' tutta la musica. Partendo dagli artisti più vecchi, arrivando alla musica più moderna di oggi. Principalmente ascolto musica pop, e canto musica pop, però se dovessi definire il mio genere musicale ancora non saprei cosa rispondere. Ascolto anche le canzoni di oggi della musica trap e rap, però preferisco canzoni più melodiche, e a volte anche un pò malinconiche. 

Se dovessi dare un consiglio a chi sta iniziando ora a intraprendere la carriera musicale, quale sarebbe?

Essendo ancora molto giovane, non mi sento di poter dare consigli a nessuno, anzi vorrei che me ne dessino a me. L'unica cosa che vorrei dire è che dal momento in cui sali sopra un palco, inizi a cantare e riesci ad emozionare in primis te stesso e poi anche il pubblico che ti ascolta, allora puoi iniziare a pensare che quello potrebbe essere il posto giusto per te.  

Hai già una casa discografica che ti segue?

Siamo all’inizio di un percorso, ma c’è tanta gioia per questa avventura con la SPC Sound e con i discografici Sivio Pacicca e Lino Sansone.

]]>
Thu, 31 Aug 2023 13:36:26 +0200 spcsound
INTERVISTA A JULIA STATION https://www.topmusicitalia.it/intervista-a-julia-station https://www.topmusicitalia.it/intervista-a-julia-station Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?

La nostra passione è nata grazie alla nostra formazione musicale sin da quando eravamo bambini.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Le emozioni che sentiamo e le situazioni personali che affrontiamo.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

I nostri testi sono molto introspettivi, parlano delle nostre emozioni e delle situazioni che la vita ci ha posto davanti e che noi abbiamo affrontato.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

Molte canzoni partono da un riff di basso o chitarra, altri partono da un testo. Prendiamo ispirazione da gruppi che ascoltiamo e che stimiamo.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Gruppi e artisti che noi ascoltiamo (tipo Muse, Royal Blood, Arctic Monkeys)

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?Viper Theratre (Fi) per Emergenza Festival

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

È difficile definirci in un unico genere ma quello dal quale ci sentiamo maggiormente rappresentati è l'Alternative Rock

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Vogliamo trasmettere la musica come mezzo per esprimere se stessi senza vincoli o paure.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

Proviamo una volta a settimana e riusciamo sempre ad organizzarci per poter suonare Live

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Vivere di musica

]]>
Tue, 29 Aug 2023 11:10:24 +0200 spcsound
Emma Marrone: “Ne ho passate tante..La svolta con il nuovo singolo Mezzo Mondo https://www.topmusicitalia.it/emma-marrone-ne-ho-passate-tantela-svolta-con-il-nuovo-singolo-mezzo-mondo https://www.topmusicitalia.it/emma-marrone-ne-ho-passate-tantela-svolta-con-il-nuovo-singolo-mezzo-mondo Amici di Maria De Filippi, Emma Marrone torna alla musica: l’intervista-rivelazione, tra Mezzo mondo, il nuovo album e…

Può dirsi una tra i talenti più influenti di sempre nella storia del talent show di Amici di Maria De Filippi e, intanto, Emma Marrone torna alla musica con Mezzo mondo. L’occasione che la vincitrice di Amici 10 ha di dare annuncio del suo ritorno al “porto sicuro tra le tempeste”, la musica, non risparmiando il rilascio del nuovo singolo Mezzo Mondo, é un’intervista esclusiva concessa ai microfoni di Rtl.102.5.

Ospite special-guest al programma radiofonico The Flight, Incalzata dalle domande del duo di conduttori TV Matteo Campese e La Zac, l’ex concorrente.di Amici 9 svela quindi il rilascio del singolo apripista del nuovo album in cantiere e dal titolo Mezzo mondo, che rappresenta la svolta nella vita personale e artistica della cantante. Disponibile dal 28 aprile e da subito in rotazione radiofonica su RTL 102.5, “Mezzo Mondo” é scritto e composto da Francesco Tarducci, la stessa Emma, Jacopo Ettorre e Francesco Catitti e prodotta da Katoo e Zef: «Arriva da 13 anni di musica e esperienza. Abbiamo fatto mezzo mondo, ora faremo l’altra metà con la voglia di fare bene e divertirci -fa sapere l’intervistata-. Voglio tornare sui palchi, a cantare dal vivo in mezzo alla gente. È questo il mio prossimo viaggio”.

La stessa Emma dava un assaggio del ritorno musicale live tanto desiderato, in occasione del concerto evento di inizio maggio 2023: “Al concerto del Primo Maggio ho scaldato i motori. Prossimamente ci saranno delle novità live. ‘Mezzo Mondo’ è un apripista, non ho fatto segreto del mio lavoro in questi mesi, ho tirato giù un album”, rimarca Emma, per poi aggiungere «‘Mezzo Mondo’ parla di voglia di ritornare con uno spirito diverso, con una forma più leggera. Avevo voglia di dire che ne ho passate tante e che ho voglia di ritornare. Leggerezza, non superficialità. Ho toccato vette altissime e buchi neri profondissimi, il risultato è questo equilibrio che si trova alla fine, e se può essere di supporto per qualcun altro sono contenta».

Attesissimo dai fan della cantante, il nuovo album di Emma é prossimamente in uscita, e più precisamente 4 anni dopo Fortuna: «Sarà un disco scritto con tante mani, ho lavorato con molti autori e produttori ed è una cosa bellissima. Ci saranno tante anime, non mi sono vergognata ad esprimermi in tanti modi diversi -prosegue l’intervista rivelatrice-, ho finalmente smesso di avere pudori. Prima mi vergognavo a tirare fuori emozioni e sentimenti in compagnia, anche se sembro una cazzara, in realtà sono molto timida. Pian piano quest’anno me ne sono liberata. Bisogna condividere le proprie paure con gli altri, con chi sa prendersi cura delle tue paure e fragilità. Questo disco l’ho fatto con tante persone, ma non con chiunque”. Sogni nel cassetto dell’ex Amici? Presto detti: “Vorrei duettare con tanti artisti stranieri. Uno tra tutti Lana del Rey, è figa, brava e simpatica. Quest’estate eravamo invitate alla sfilata di Gucci e l’ho conosciuta. Non se la tira per niente”. E, intanto, inoltre, non si direbbe azzardata  l’ipotesi di un imminente featuring con l’outsider di Sanremo 2023: «Tutto può succedere in questo disco», aggiunge rispetto ad una possibile collab con Lazza. Ma non é tutto.

Emma Marrone tra i protagonisti di Radio Zeta Future Hits Live

Perché, all’orizzonte per Emma é inoltre previsto un grande concerto evento, che la vede affiancarsi sul palco insieme ad altri ex Amici, come i figli d’arte LDA e Angelina Mango. Si parla del Radio Zeta Future Hits Live, il Festival della Generazione Zeta che il gruppo player nazionale Rtl.102.5, rappresentato dalla radio dedicata all’orecchio della nuova generazione, ha in programma il 10 giugno al Centrale del Foro Italico di Roma. «Il 10 giugno sarò a Roma -assicura la bella e brava Emma-, al Foro Italico insieme a tanti altri artisti per il Radio Zeta Future Hits Live. Con tanto entusiasmo e divertimento».

]]>
Mon, 28 Aug 2023 21:43:48 +0200 spcsound
INTERVISTA ALL'ARTISTA LORENZO PANICO https://www.topmusicitalia.it/intervista-allartista-bordò https://www.topmusicitalia.it/intervista-allartista-bordò Qual è stata la tua più grande ispirazione musicale?

Ciao a tutti, Fin da bambino ascoltavo vari generi musicali,da quelli italiani a quelli internazionali. Nonostante il mio amato Rock, la musica Pop ha fatto breccia in me con i suoi grandissimi artisti tra cui Bruno Mars, Modà, The Weeknd, Ed Sheeran, Taylor Swift e Tommaso Paradiso, ispirandomi molto musicalmente.

Come descriveresti la tua musica a qualcuno che non l'ha mai ascoltata prima?

La mia musica può essere interpretata in base alle emozioni e ai sentimenti dell'ascoltatore. Attraverso la mia musica cerco di trasmettere al pubblico, la possibilità di esternare sentimenti,paure ed emozioni, spesso difficili da esprimere. Una musica che parla,se così si puo dire.

Quale dei tuoi brani preferisci e perché?

Il brano a cui sono molto legato è "L'alba di un giorno" in quanto rappresenta l'inizio (l'alba) del "nuovo me". L'inizio di un nuovo modo di scrivere e di pensare musicalmente,un brano nato di getto in cui ho espresso tutte quelle sensazioni che attraversavano il mio stato d'animo.

Qual è il tuo processo creativo per scrivere canzoni?

Diciamo che non seguo delle vere e proprie regole,ascolto molta musica, mi affido alle emozioni e ai miei strumenti dando sfogo alle mie idee.

Come pensi che la tua musica abbia evoluto nel corso della tua carriera?

Musicalmente sono nato da poco, ho molta voglia di crescere professionalmente ed apprendere cose nuove. Ho intrapreso ora questo meraviglioso viaggio nel mondo della musica e spero che la strada sia davvero molto lunga.

C'è un artista con cui hai sempre sognato di collaborare?

In verità ce n'è più di uno,in particolare per quanto riguarda la musica italiana: Modà e Tommaso Paradiso mentre per la musica Internazionale: The Weeknd. Chissà...magari un giorno,sarebbe un sogno!!

Qual è il momento più significativo della tua carriera musicale fino ad ora?

Aver avuto la possibilita di conoscere e di entrare a far parte della mia etichetta discografica, la grande famiglia SPC Sound Group Label,del Produttore Discografico Silvio Pacicca e del General Manager Lino Sansone a cui sono molto grato per la meravigliosa esperianza che ho avuto esibendomi come ospite al prestigioso Festival Mogol-Battisti il 7 Agosto 2023 al Planet Arena di Paestumper la promozione del mio nuovo singolo "Parole al vento" uscito lo scorso 4 Agosto .

Come sei riuscito a mantenere la tua autenticità nel mondo della musica commerciale?

Penso che se tutti fossimo uguali e seguissimo tutti gli stessi schemi non esisterebbero i vari generi musicali. Pur avendo degli idoli a cui potermi ispirare, cerco sempre di seguire me stesso, le mie idee e le mie emozioni che sicuramente sono diverse da quelle altrui.

Quali consigli daresti ai nuovi artisti in cerca di successo?

La parola rispetto deve essere sempre al primo posto, seguita dalla parola umiltà e professionalità ma comunque restare sempre sé stessi.

Come descriveresti una tua performance dal vivo ideale?

Vedermi salire su un palco al fianco ad uno dei miei idoli ma sopratutto vedere un pubblico che è lì per me e apprezza la mia musica.

]]>
Mon, 28 Aug 2023 21:37:40 +0200 spcsound
INTERVISTA ALLA BAND GREYER https://www.topmusicitalia.it/intervista-alla-band-greyer https://www.topmusicitalia.it/intervista-alla-band-greyer Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?

All’età di 6 anni inizio a studiare il pianoforte e inizio ad appassionarsi della musica Rock ascoltando le radici del genere, facendone uno stile di vita.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Correva l’anno 1991 ed è partito tutto dal movimento Grunge, i miei brani tuttora sono ispirati alle sensazioni ed alle emozioni del nostro io.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

Temi dalle tinte oscure e moderne, che indagano disagi personali e nel contempo valori di amore puro e soave.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

Scrivo testi da quando avevo 16 anni, ho tanto materiale ancora nel cassetto, in genere nasce prima il testo, di getto e in italiano, in base al tema ho già una melodia in testa, poi viene creata la musica con la chitarra, l’ispirazione nasce dal mio stato d’animo.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Si, i Nirvana, successivamente i Black Sabbath e Metallica per citarne alcuni. Un cantautore italiano che mi piace e che ho sempre seguito è Fabrizio Moro.

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

Finora è stato il Tour live del Sanrremo Rock a Reggio Calabria. Quello successivo sarà quello del 6 settembre all’Ariston di Sanremo, con i GREYER, ovviamente il più emozionante.

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

I GREYER, band dal genere Modern/Alternative Rock. Del genere musicale ne faccio uno stile, considerando il rock l’essenza vitale.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

“Non sono sicuro di cosa ci sia dopo la morte, ma vorrei l’immortalità solo per vivere eternamente accanto a te” Un verso di una mia canzone che vale come messaggio per tutti da dedicare a qualsiasi forma in essere.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

In tutta tranquillità, un grazie alla mia famiglia che mi supporta sempre in questo percorso.

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Ho diversi sogni: duettare con Fabrizio Moro a Sanremo Big, rivedere uno dei pochi sorrisi di Kurt Cobain (ma non è più possibile), fare due chiacchere con Ozzy Osbourne davanti a una pinta. Il mio obiettivo è di esprimere su più palchi possibile quello che la musica è capace di creare, nel messaggio di coesione e condivisione e di influenzare il rapporto con noi stessi.

]]>
Mon, 28 Aug 2023 21:26:16 +0200 spcsound
IL CANTAUTORE SOLO INTERVISTATO DA TOP MUSIC ITALIA https://www.topmusicitalia.it/intervista-a-solo https://www.topmusicitalia.it/intervista-a-solo Come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?

Quella della musica non è mai stata una passione, anzi, l’ho sempre evitata da bambino passandole vicino senza mai entrarci davvero in contatto. Un giorno provai a scrivere in rima quello che sentivo e trovai naturalmente il mezzo giusto per poter buttare fuori ciò tenevo chiuso dentro al petto. La musica non è una passione, ma un terzo polmone per respirare la vita. 

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Vorrei dire una donna ma l’ispirazione principale, come la stragrande maggioranza dell’arte prodotta dall’uomo, è data dal dolore. Senza lacrime non c’è arte valida. E poi donne e dolore forse vanno di pari passo.

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

I temi sono i più disparati: da esperienze di vita quotidiana a paure da affrontare, speranze da rincorrere. Provo a raccontare l’esistenza umana dal mio punto di vista.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

Di solito sono seduto al piano o davanti una chitarra e lascio che accada la magia, le parole s’incastrano agli accordi in un insieme di linee melodiche. Altre volte capita di avere già in testa un ritornello con la sua melodia.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Sicuramente tutto il cantautorato italiano, compreso il rap di un certo spessore, come Marracash o Luché.

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

Senza dubbio quella sul palco di Roccella Jonica all’apertura del concerto di Elisa. Venivo da un periodo molto buio e cantare per una grande artista come lei davanti ai miei conterranei è stata una delle cose più belle della mia vita.

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

Mi piacerebbe sperimentare diversi generi ma vorrei che la gente mi identificasse come un cantautore 2.0 che prescinde da generi musicali.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Più che un messaggio vorrei dare conforto alla gente, una figura in cui rispecchiarsi e su cui potersi appoggiare. Magari condividere il dolore è il primo passo per smettere di provarlo. Come dico “non sei più solo se siamo soli insieme”.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

Diciamo che ancora non ho di questi problemi (rido). Quando inizierò a riempire qualche stadio ne riparleremo.

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Riuscire a diventare una figura di riferimento per il cantautorato italiano e cercare di esportare la nostra musica fuori dai confini nazionali.

]]>
Mon, 28 Aug 2023 21:17:54 +0200 spcsound
SOPRAVVIVERE AI GUNS N' ROSES INTERVISTA A GILBY CLARKE https://www.topmusicitalia.it/sopravvivere-ai-guns-n-roses-intervista-a-gilby-clarke https://www.topmusicitalia.it/sopravvivere-ai-guns-n-roses-intervista-a-gilby-clarke «Ho scoperto solo pochi giorni fa che anche loro sono in Italia». Sai che qualche fan spera in una tua comparsata sul palco, vero? Ci sono dei commenti sotto le tue foto su Instagram… «Davvero?! Domani loro sono a Roma, ma io sarò in Sardegna».

Loro sono i Guns N’ Roses e colui che parla è Gilby Clarke, che nei GNR – li chiama spesso così, con le iniziali GI-EN-AR – ha suonato dal 1991 al 1994, sostituendo il chitarrista storico Izzy Stradlin all’apice del loro successo, durante l’infinito tour di Use Your Illusion.

È un caldissimo venerdì pomeriggio, siamo nel giardino del Legend Club, un locale alle porte di Milano. Gilby è appena atterrato dopo una settimana di vacanza in Sardegna con la moglie Daniella, hanno fatto un giro turistico in moto, altra sua grande passione oltre le chitarre e la musica.

Sessantun’anni il prossimo 17 agosto, dopo un grosso concerto-evento in Romania insieme ad altri Godz of Rock, stasera suona qui, domani prende un aereo per tornare in provincia di Oristano dove ha in programma un altro live e domenica vola di nuovo verso il Veneto per un concerto a Padova, per imbarcarsi infine all’alba di lunedì con destinazione casa, Los Angeles.

In apertura del live odierno al Legend ci sono Lizi and the Kids, una band italiana prodotta dallo stesso Gilby. Partiamo dunque da Lizi – una sorta di giovanissima Joan Jett nostrana – e, a un certo punto della chiacchierata, passeremo a Izzy.

Come sei finito a lavorare con una ragazza del nostro Paese, producendo Keep Walking, il disco di Lizi and the Kids?

Grazie ad Alvise (il promoter degli show italiani, nda). È stato lui a suggerirmi di lavorare con lei, sapendo che avevo già prodotto band simili tra power pop e pop-punk. Così ho ascoltato alcune sue canzoni on line, capendo subito che ha un buon orecchio, scrive bene ed è molto professionale. All’inizio è stata un po’ dura con l’inglese, ma anche per questo è stata una bella sfida. Oltretutto Lizi è molto dolce, e quando è venuta in America è diventata subito amica di mia figlia.

Anche tua figlia Frankie suona, ha una band pop-punk, Frankie and the Studs. È in qualche modo influenzata dalla tua musica?

Direi che è influenzata da me più per come affronta le performance live e si relaziona col pubblico che per la musica in sé. Ogni tanto vado a vedere i suoi concerti e le sento dire sul palco cose che sicuramente ha preso da me. Ma a lei piacciono cose diverse, tipo i Paramore o i Green Day, il punk-rock più moderno. Non ama troppo il rock tipo Guns N’ Roses o Metallica.

Ma pensi che una band italiana come Lizi and the Kids possa funzionare in America?

Certamente! Lei è giovane, ma è straordinaria. Ha ancora molto da imparare, deve suonare tanto dal vivo, le toccherà fare concerti buoni e concerti meno buoni. Ma sicuramente sì, può funzionare molto bene.

Cosa ne pensi del pop-punk contemporaneo, ti piace?

Proprio grazie a Lizi e mia figlia ho conosciuto cose nuove, tipo Machine Gun Kelly: lo capisco, ma non è la mia tazza di tè. In generale, credo che ora la musica abbia troppe categorie. Se ascolti un disco dei Queen ci trovi dentro country, hard rock, metal, pop, davvero un po’ di tutto. Mentre adesso ci sono tante, troppe etichette: o fai pop, o punk, oppure metal. Credo che tutti dovrebbero essere invece un po’ più versatili.

Nel tuo ultimo album, The Gospel Truth, c’è una canzone che si chiama Rock and Roll Is Getting Louder. È un riconoscimento del buono stato di salute del genere, anche grazie a tante band con donne alla voce, come Lizi o tua figlia Frankie?

Vero, ci sono tanti buoni gruppi rock and roll con voci femminili e quel pezzo parla proprio dello stato attuale della musica, ma quando scrivo le canzoni non voglio che siano troppo palesi, mi piace che le persone ci pensino un po’ su mentre le ascoltano. Comunque sì, la gente diceva che il rock and roll era morto, che le chitarre erano morte, ma se band come Metallica, Guns N’ Roses o Rolling Stones continuano a fare sold out negli stadi, significa che il rock and roll è in ottima forma.

]]>
Mon, 28 Aug 2023 15:36:52 +0200 spcsound
SHAQ FA MUSIC CON LA STESSA CATTIVERIA CON CUI GIOCAVA A BASKET https://www.topmusicitalia.it/shaq-fa-music-con-la-stessa-cattiveria-con-cui-giocava-a-basket https://www.topmusicitalia.it/shaq-fa-music-con-la-stessa-cattiveria-con-cui-giocava-a-basket In collegamento Zoom per parlare del suo ultimo album di dubstep, Shaquille O’Neal giura che si trova nella sua casa per le vacanze in Antartide. «L’ho comprata online», afferma sorridendo, «è una bella casetta tipo capanno di tronchi». Occhio e croce direi che si trova in veranda, dietro di lui intravedo alberi piuttosto alti. Conoscendo la sua passione per le burle mi viene da pensare che sia in Alaska, ma non c’è tempo per domande del genere. E poi se c’è uno capace di comprare casa in un posto dove la terra non è in vendita, quello è Shaq. Da quando ha cominciato a giocare nella NBA – era il 1992 – il mondo è il suo campo di gioco.

Non puoi scambiare O’Neal per nessun altro al mondo e non solo perché è alto due metri e sedici. Ha passato gli ultimi tre decenni facendo leva sul suo fascino e usando la sua curiosità per esplorare ogni aspetto del mondo dell’intrattenimento, musica compresa. Ha pubblicato quattro album come rapper a partire da Shaq Diesel del ’93, ma la sua vera passione è il djing. «Me ne sono allontanato quando i tipi dell’etichetta Jive mi han detto: “Amico, se ci fai tre album ti diamo dieci milioni di dollari”. Ma davvero?! Sono diventato rapper in un istante».

Da qualche tempo però l’uomo che ama definirsi «dubstep dad» è tornato alle radici. Dal 2015 si esibisce come DJ Diesel e ha portato la sua musica in grandi festival tra cui il Lollapalooza. Dice che mettere i dischi di fonte a migliaia di persone gli dà la stessa carica di quando giocava. Il nuovo album Gorilla Warfare, che ha fatto col produttore e dj Brian Bayati, è una specie di assist a favore di dieci talenti emergenti della dubstep. Non è come quando collaborava con Biggie e Jay-Z facendo leva sulla reciproca ammirazione. Qui usa il proprio nome per puntare i riflettori su artisti che pensa siano sottovalutati. In settembre, alcuni di essi andranno con lui in tour come Shaq Bass All Stars Festival. «Devi dare ai giovani la possibilità di emergere. Lo show è mio, ma non voglio essere headliner. Non conto io, contano loro».

Dall’alto della sua statura e dei suoi 19 anni di esperienza nella NBA, Shaq sa che cosa significa essere al centro della scena. Ora vuole regalare quel brivido ad alcuni artisti emergenti.

Come li hai scelti?

Se sei un dj, devi conoscere e capire la musica, non puoi limitarti a suonarla. Con Brian e mio figlio Myles ci scambiamo musica. «Wow, chi è questo?», «è un ragazzo del Wyoming, ha solo 2000 follower», «ma prendiamolo!». In un certo senso, è una forma di restituzione. Non è che prendo la loro musica per mettermi al centro della scena. Al contrario, voi mi avete aiutato ad arrivare al top e adesso vi aiuto io a venire quassù con me.

Cos’è che ti piace nella dubstep?

È il genere più tosto. Sono uno che a basket gioca duro. Zero raffinatezze. Mi sento come se fossi nel mosh pit. Fatti tuoi se ti fai male e l’arbitro non fischia. Con le basi hip hop si sta tra i 75 e i 150 bpm. Io e Brian prendiamo pezzi di quel genere e poi ci droppiamo una linea di basso dubstep. 128 bpm vanno bene, ma non fanno per noi. Voglio che la musica sia più dura. Non so se mi hai mai visto dal vivo. Voglio che la gente si scateni, che si liberi dallo stress, che si prenda a spallate, che si diverta, per poi tornare casa e pensare: cazzo, che grande show è stato. Questa cosa m’inorgoglisce. Se paghi, io ti devo far divertire. Se qualcuno nel pubblico è così (mima uno annoiato, nda), io e Brian non ci dormiamo la notte. Riguardiamo la scaletta e le registrazioni per capire cosa non andava. Sapere che tante persone si sono divertite non ci basta. M’incazzo se su 60 mila persone ce n’è una che sta ferma. Cambio pezzi, cerco di conquistarlo, mi concentro su di lei.

Ho letto che hai avuto il tuo primo piatto a 14 anni. Com’è che hai imparato a fare il dj?

Mi sono innamorato del djing quando sono andato a sentire i Public Enemy e ho visto Terminator X. «Cazzo, voglio diventare come lui». Sai, da ragazzo sei il prodotto di quel che ti circonda. Volevo essere Terminator X, poi LL Cool J, poi DJ J. Ho detto a mio padre che volevo comprare uno di quei piatti. Mi ha detto di no. Allora ho tagliato l’erba e lavoretti del genere mi sono comprato un Gemini 1200s e un mixer.

Sono autodidatta. Già mixavo le canzoni, ma solo nella mia testa. Ora dovevo vedere se funzionava anche nella realtà, coi dischi. Ho risparmiato per comprarmene un po’ e ho iniziato a fare scratch e tutto il resto al college. Facevo le feste, tiravo su 50 o 100 dollari a serata. Un buon dj deve suonare la roba che va, guardare la gente, capire cosa suonare, se pezzi vecchi o nuovi. E io ho imparato a farlo.

Dopo aver smesso di giocare mi mancavano le scariche d’adrenalina. Sono andato al Tomorrowland dove c’erano tipo 50 mila persone e ho ritrovato quel tipo di sensazione. Mi sono ricordato che un tempo ero stato un dj. Le basi le conoscevo, dovevo perfezionarle. È così che sono diventato il Magic Johnson della dubstep. Ho incontrato il mio Larry Bird (ovvero Brian Bayati, nda) e ora siamo imbattibili.

Hai detto che quando metti i dischi non hai una scaletta. Mi spieghi bene?

Bisogna guardare la reazione della gente e regolarsi di conseguenza. La formula è questa: il primo pezzo è la tua presentazione, col secondo picchi duro, come terzo metti una cosa che piace a tutti. E se vedi la gente stanca, dopo cinque pezzi rallenti e metti una ballata. È una regola che solo i veri dj capiscono e Brian lo è. Quel bastardo sa come si fa.

Quando l’hai incontrato?

Quando ho iniziato mettere i dischi. Mi hanno messo con altri dj-celebrità in un ristorante. Sapevo che bene o male i fan mi amavano, ma in un angolo c’era sto tizio, Brian, che se ne stava così (abbassa la testa, nda). Alla fine gli ho chiesto che problema aveva. E lui: «Mi hanno detto che eri un dj. Un’altra celebrità. Te la cavi, ma se vuoi vedere un vero dj vieni al piano di sopra».

Se n’è andato e io sono rimasto lì a chiedermi chi cazzo fosse. Siccome il club al piano di sopra era mio mi hanno detto che era uno dei nostri dj. Portatemi quello stronzo qui, ho detto. E gli ho chiesto: «Perché non mi aiuti a diventare come te?». Perché, insomma, io sono Shaq, ma non ho mica problemi a imparare. Se non sono il migliore rischio di coprirmi di ridicolo. E sono un tipino sensibile, non mi piace che mi si prenda per il culo. Se dovevo riniziare da zero per diventare un dj, lo faccio.

Cos’è successo poi?

Ci siamo messi a fare pratica ogni giorno. Veniva lui ad Atlanta o ci si vedeva su Zoom. La prima cosa che m’ha detto è stata: «Smettila di fissare quel cazzo di laptop. Le persone pagano 100 dollari per vederti interagire con loro. Caricheremo 1000 pezzi su un hard drive e smetterai di limitarti a fare lo schiaccia-bottoni. Farai il dj alla vecchia». E così ho dovuto reimparare tutto da capo.

Dov’è che non ti sei mai esibito e ti piacerebbe farlo?

Un tempo avrei detto Bootshaus (a Colonia, in Germania, nda) perché me ne parlavano tutti. Essendo un atleta, le sfide mi piacciono e quando mi parlavano del Bootshaus era come se mi stessero dicendo: «Sei un bravo cestista, ma prova a giocare a Rucker Park». Alla fine l’abbiamo tirato giù, il Bootshaus. Guarda, non saprei dirti un posto dove non mi sono esibito perché abbiamo suonato dappertutto: Lollapalooza, Tomorrowland, Tomorrow World. Presto andremo in Cina. Siamo belli lanciati.

Da Rolling Stone US.

]]>
Mon, 28 Aug 2023 15:23:51 +0200 spcsound
QUATTRO CHIACCHIERE CON L'ARTISTA ANDREA RAIMONDO https://www.topmusicitalia.it/quattro-chiacchiere-con-lartista-andrea-raimondo https://www.topmusicitalia.it/quattro-chiacchiere-con-lartista-andrea-raimondo Ciao Andrea, inizierei a chiederti come hai scoperto la tua passione per la musica? C'è stato un momento specifico che ti ha spinto a intraprendere questa carriera?

Ciao, e grazie a te per l'intervista. Non ricordo esattamente il momento esatto in cui ho detto “ok voglio fare questo”, ricordo però con gioia la passione di mio padre verso il cantautorato italiano e tutte le volte che eravamo in macchina venivo come rapito da quelle canzoni. Penso sia stato questo a spingermi.

Qual è stata la tua ispirazione principale nel creare la tua musica?

Le cose che ho vissuto e che vivo ancora oggi, le emozioni e i sentimenti. 

Quali sono i temi o le esperienze che solitamente affronti nelle tue canzoni?

Ciò che mi succede, sono per di più sfoghi personali, ma anche amore.

Qual è il processo di scrittura della tua musica? Da dove trai ispirazione per i testi e le melodie?

Vengono fuori da soli, non sono uno che si mette a scrivere o che ha dei momenti precisi per farlo, molte volte capita che nascano canzoni anche in un bar o mentre cammino, dipende da cosa ho intorno.

Hai avuto modelli o artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera musicale?

Come ho già detto prima sicuramente i grandi cantautori italiani, da piccolo ascoltavo tantissimo battisti e de André, poi crescendo ho “scoperto” lucio Dalla e me ne sono innamorato.

Qual è stata la tua performance più memorabile o emozionante finora?

Per ora Penso quella per le finali regionali di sanremo trend.

Come descriveresti il tuo stile musicale? C'è un genere specifico in cui ti identifichi o sei aperto a sperimentare diversi generi?

È difficile per me identificarmi in qualcosa, però penso di potermi descrivere come un giovane cantautore che strizza l’occhio all’indie pop.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Me stesso, quello che provo e quello che vivo, nella speranza che qualcun altro si rispecchi.

Come gestisci il bilanciamento tra la tua vita personale e la carriera musicale?

Male, vorrei dedicare un tempo uguale a entrambe ma come dicevo prima, il fatto di pensare e scrivere anche al di fuori di casa, mi fa vivere in modo distaccato la vita personale.

Qual è il tuo sogno nel mondo della musica? Ci sono obiettivi che desideri raggiungere?

Vorrei riuscire a vivere di musica, arrivare alle persone come me e potergli dire ci sono anch’io.

]]>
Mon, 28 Aug 2023 15:18:47 +0200 spcsound