Simone Cristicchi, noto cantautore e musicista italiano, ha creato un quadro sonoro per il Museo Archeologico di Taranto
L'opera Kybalion, ispirata e dedicata alla Collezione Ricciardi, è stata recentemente presentata. Un'opera tributo alla storica collezione, un testo esoterico che esplora le leggi dell'universo, un modo per connettere il passato al presente, valorizzando la collezione con una nuova interpretazione o rappresentazione.
Il quadro sonoro "Kybalion", composto da Simone Cristicchi, è un'opera dedicata al Museo Archeologico Nazionale MArTA di Taranto. Un progetto che combina la musica con l'arte e la storia, offrendo ai visitatori un'esperienza unica. Le sue composizioni potrebbero evocare l'antichità, le epoche passate e le storie sepolte sotto le rovine. il quadro sonoro di Cristicchi vuole trasportare i visitatori in un viaggio attraverso il tempo, immergendoli nelle profonde radici della cultura e dell'archeologia di Taranto.
Il "Kybalion" rappresenta la terza opera artistica ad arricchire il Museo Archeologico Nazionale MArTA di Taranto, seguendo le precedenti installazioni del maestro premio Oscar Dario Marianelli e del cantautore Achille Lauro.
La presentazione del quadro sonoro “Kybalion” si è tenuta alla presenza dello stesso compositore, Simone Cristicchi, della direttrice Stella Falzone e del direttore dell’Orchestra della Magna Grecia, Piero Romano.
L'opera è stata ispirata dall’atmosfera degli affascinanti dipinti della Collezione Ricciardi. L’iconografia sacra presente sulle tele ha guidato Cristicchi nella creazione di una musica dalle atmosfere rarefatte, melodie malinconiche e imponenza orchestrale. La musica e il sacro, uniti da un’identica intenzione, hanno la capacità di elevare l’animo umano.
La direttrice Falzone ha sottolineato che la musica, come l’arte, può travalicare il presente e trasportarci quasi in un’altra dimensione. Per il maestro Piero Romano, il quadro sonoro di Simone Cristicchi completa un percorso studiato con la direzione del museo, offrendo ai visitatori, per ciascun piano, un’opera originale
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