Le 70 primavere di Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia, una delle voci più famose e particolari della storia della musica italiana, ha compiuto, 70 primavere (04 aprile 1954) . Nelle sue canzoni predomina l'argomento vita, amore, coraggio delle donne e iloro rapporti con gli uomini: “qualcuno l’ho conosciuto, qualcuno mi è solo sembrato, qualcuno l’ho proprio sbagliato e qualcuno lo sbaglierò”, come nella canzone "Io posso dire la mia sugli uomini", del 2008, scritta da Ligabue.

Pezzo indimenticabile, disco d'oro nel 2011 per le vendite online, rimane sempre "Quello che le donne non dicono" del 1987, scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone: “siamo così. È difficile spiegare. Certe giornate amare, lascia stare. Tanto ci potrai trovare qui. Con le nostre notti bianche. Ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro sì".

In "Come si cambia", del 1984, si parla del cambiamento come soppravvivenza e nuovo inizio,Mannoia stessa ha dichiarato: "Come si cambia è stato il pezzo che mi ha fatto capire che cantare era ormai diventato il mio mestiere. E soprattutto, ho capito che la mia vocazione era quella di toccare la corda delle emozioni".

"Io non ho paura", del 2011 è un appello ad affrontare la vita e l’amore con coraggio, passando per il dolore e la delusione: "La chiamano speranza ma a volte è un modo per dire illusione".

In "Combattente", del 2016, scritta da Federica Abbate c'è la voglia di lottare e di non arrendersi mai: "E anche se la paura fa tremare. Non ho mai smesso di lottare".

Ma anche il coraggio ha il suo peso: "Il peso del coraggio", del 2019: "ognuno ha i suoi diritti. Ognuno ha la sua schiena. Per sopportare il peso di ogni scelta. Il peso di ogni passo. Il peso del coraggio. Il peso del coraggio".

"Che sia benedetta", del  2017, è l'esaltazione della vita:"per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta".